sabato 21 marzo 2020

UNA PILA DI LIBRI ALTA COSI'

Menomale che ci sono i libri pensavo, a sorreggere tutto quanto.

Tutti questi libri appoggiati, accatastati, adagiati, lasciati dimenticati ovunque per la casa, menomale che ci sono loro con le loro copertine dai colori tuttiquanti vecchinuovi di diverse edizioni.
Menomale che c'hanno pure i contenuti immensi, voragini, viaggi, allucinazioni, mostruosità, reperti storici dell'anima del profondo subconscio ancestrale di specie.

sulla mia scrivania, durante la diretta di ieri sera per la maratona poetica c'era e anche oggi c'è una pila di libri alta alta. ecco la lista di libri, partendo dal basso:

Antonio Moresco - Il Grido
Breece D'J Pancake - Trilobiti
Louis-Ferdinand Celine - Viaggio al termine della notte
William Burroughs - Il pasto nudo
Michel Houellebecq - Le particelle elementari
J.G. Ballard - La mostra delle atrocità
R. Bolano - Lo spirito della fantascienza
George Orwell - 1984
H.P. Lovecraft - I Miti di Cthulhu
H.P. Lovecraft - I racconti del Necronomicon
Aldous Huxley Il mondo nuovo - Ritorno al mondo nuovo
Allen Ginsberg - La caduta dell'america
Vladimir Nabokov - Lolita
Jack Kerouac - Mexico City Blues
Wislawa Szymborska - La gioia di scrivere
Herbert G. Wells - La guerra dei mondi

più sopra distrattamente c'è appoggiato anche il mio libro di poesie che non si sa mai dovevo prendere al volo per leggere qualcosa.
più in cima a tutto c'è un megafono.

tutto è ancora così.

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